“Giovane, dico a te, alzati!”
È l’invito che ogni chiamato dal Signore riceve. Lui ci chiama a non sostare nelle nostre paure o nel nostro egoismo. Ci invita a lasciare l’io per abbracciare il noi. Lo fa mettendoci come figura di riferimento Maria, la Vergine scelta come sua madre. Maria lascia la sua casa e va veloce verso la cugina Elisabetta. La nostra comunità diocesana ha vissuto la GMG partendo da questo invito: Alzati. La Mater Purissima, a 100 anni dalla benedizione e venerazione presso il seminario diocesano, è stata l’icona di vita a cui ispirarsi. Come Maria ci siamo fatti prossimi presso la mensa della Caritas presso la Parrocchia SS. Salvatore di Foggia. Abbiamo condiviso la cena e anche se solo per poco tempo, il sorriso e il calore. L’invito a rialzarsi si è concretizzato nell’ascolto delle testimonianze di alcuni giovani che operano nelle realtà di prossimità della nostra terra. Nell’ascolto e nell’entusiasmo di altri giovanissimi nel cammino di discernimento vocazionale nel seminario di Foggia. Alle 19.00 anche il cielo ha alzato le sue nuvole per permettere ai giovani di vivere la fiaccolata per le strade di Foggia. Nel cammino verso la cattedrale ci siamo fermati presso il Municipio dove siamo stati invitati ad alzare lo sguardo sulle realtà di poca legalità nel nostro territorio. La seconda sosta l’abbiamo fatta all’episcopio dove ad attenderci c’era il nostro Arcivescovo mons. Vincenzo Pelvi. Il pastore ha detto che i giovani sono la luce di Maria. I giovani devono guardare a Maria come icona della propria vita. Infine, i giovani hanno accompagnato la Mater Purissima alla cattedrale di Foggia, dove dopo il canto è terminata la prima tappa della GMG diocesana.














